FIRMATO DA ALCUNE SIGLE SINDACALI IL CCNI RELATIVO ALLA GESTIONE DELLA DIDATTICA A DISTANZA

Con le sole firme dell’ANIEF(dove è finito il sindacato di battaglia….quello cioè  cui apparteneva anche l’attuale ministra Azzolina,,,,e si capiscono così tante cose…..) e CISL (ma si sa …l’atteggiamento di “compromissione ” con il potere di questa organizzazione sindacale…) è stato sottoscritto il CCNI  concernente le modalità e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente del comparto “Istruzione e ricerca”, nella modalità a distanza, fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020.

Ecco il testo del CCNI: CCNI SULLA DIDATTICA A DISTANZA

Le altre sigle sindacali, ossia quelle chi si definiscono rappresentative (CGIL-SNALS-GILDA) hanno subordinato la firma del contratto alle decisioni dei propri organismi statutari (insomma un Ponzio Pilato…in piena situazione epidemiologica), mentre la UIL, di cui condividiamo appieno il comunicato, si è rifiutata di firmare il testo dell’accordo

Ecco il comunicato della UIL

L'immagine può contenere: testo

Siamo fortemente contrari al testo dell’accordo che non tiene in alcun modo conto delle nuove modalità di erogazione del servizio scolastico; modalità che richiedono nuove forme di attività lavorativa con tutele diverse che non sono state assolutamente previste nel contratto.

Ancora una volta, i docenti vengono lasciati a sè stessi, con la consueta formula “arrangiatevi a casa”. 

Pensiamo per un momento a quei docenti che devono fare sia lezione in presenza che in DAD, pensiamo per un momento a quei studenti  e agli stessi docenti che risiedono in zone non servite da linea internet o con linea estremamente  lenta che si interrompe continuamente. 

Di questo nessuno si preoccupa, l’importante è che si faccia : per la serie “Facciamo finta che….tutto va ben”

Solita improvvisazione, solito refren che contraddistingue l’agire di questa ministra che, dal suo canto, aveva pensato che con i banchi a rotelle (la maggior parte ancora non consegnati…) si potesse risolvere anche la questione della mobilità degli studenti e del personale per raggiungere la scuola: che desolazione, che impreparazione, che tristezza……