ORGANICI PER L’A.S. 2022/2023: PER ORA SOLO UNA BUONA NOTIZIA PER IL SOSTEGNO

Il Ministero ha illustrato la bozza del decreto con cui verrà determinato l’organico del personale docente per il prossimo anno scolastico.

Nulla di nuovo rispetto al passato, nessuna iniziativa per stabilizzare i posti covid, nessuna iniziativa per implementare i posti in ragione della situazione epidemiologica che richiederebbe interventi strutturali sugli organici per consentire un pieno recupero delle competenze che in questi due anni, causa appunto la pandemia, ha visto la scuola fare più didattica a distanza che in presenza.

L’unica novità di rilievo è il CONSOLIDAMENTO DI ALTRI 11 MILA POSTI DI SOSTEGNO che dall’organico di fatto passano in organico di diritto. ,Ma non si tratta, si badi,  di una conquista sindacale o di nuovo intervento legislativo, ma il tutto era già stato previsto dalla legge di bilancio 2021 (L. 178/2020: art. 1, co. 960) che nel prevedere  risorse aggiuntive per la scuola, ne ha destinato parte  all’incremento di 25.000 posti di sostegno, di cui 5.000 a decorrere dall’a.s. 2021/2022 (già fatto), 11.000 a decorrere dall’a.s. 2022/2023 e 9.000 a decorrere dall’a.s. 2023/2024. 

In sostanza detti posti potranno  essere utilizzati per le operazioni di trasferimento, sia provinciale che interprovinciale, e per le immissioni in ruolo.

Certamente, è poco, ma proprio poco, rispetto agli oltre 66 mila posti di sostegno in deroga che ogni anno vengono istituiti e che determinano prima di tutto una interruzione della continuità didattica sull’alunno, e, in secondo luogo, un incremento della precarietà a discapito della stabilizzazione del personale precario e impediscono al personale di ruolo di poter produrre domanda di mobilità su detti posti

Ancora tutta da chiarire la situazione relativa all’introduzione dell’educazione fisica nella scuola primaria, atteso che il decreto, nel prevederne la istituzione, fa riferimento ai soli posti che si possono istituire per intero orario nella stessa scuola e non fra scuola diverse. Tale disposizione, se non viene cambiata, comporterà l’istituzione di soli 13 posti in organico di diritto (con contestuale indizione di un concorso per soli 13 posti!!) mentre tutti gli altri posti orario (fra scuola diverse) sarebbero destinate alle supplenze (altro precariato).