L’INVALSI INVIA NOTA AI DIRIGENTI SCOLASTICI PER LA VALUTAZIONE: ENNESIMO DISTURBO BUROCRATICO

IL PRESIDENTE DELL’INVALSI – DOTT.SSA ANNA MARIA AJELLO – SCRIVE AI DIRIGENTI SCOLASTICI E PREANNUNCIA L’INVIO DI QUESTIONARI DA RIEMPIRE AI FINI DEL MONITORAGGIO DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA.

ORA, A PRESCINDERE DAL FATTO CHE CI SONO  FORTI PERPLESSITA’ SUL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI,  FONDATO SU UN SISTEMA AUTOREFERENZIALE E POCO ATTENDIBILE ( I NUCLEI DI VALUTAZIONE SONO FORMATI DAGLI STESSI COLLEGHI DIRIGENTI….!!!!), NON POSSIAMO NON SOTTOLINEARE CHE SI CONTINUA A BUROCRATIZZARE LA SCUOLA CON INUTILI “PASTOIE CARTACEE”  E MONITORAGGI DI CUI NON SI CONOSCONO LE PRECISE FINALITA’.

INSOMMA, PER DIRLA IN BREVE, L’IMPORTANTE E’ DIMOSTRARE CHE SI FA QUALCOSA, ALTRIMENTI COME GIUSTIFICARE L’ESISTENZA DI ISTITUTI “MANGIASOLDI” A TRADIMENTO ?

IL TESTO DELLA NOTA DELL’INVALSI AI DIRIGENTI SCOLASTICI:

Gentile Dirigente scolastico,

come sa, l’INVALSI, avvalendosi della collaborazione di un gruppo di lavoro composto da esperti di diversa provenienza, ha da tempo elaborato i criteri che presiedono alla valutazione dei dirigenti scolastici. Più recentemente ha organizzato la formazione dei Nuclei incaricati di istruire il processo di valutazione, il cui esito viene consegnato al Direttore regionale che, sulla base del loro lavoro, esprimerà la valutazione formale della quale è titolare.
Gli aspetti qualificanti dell’intero processo, sono due:

  1. il Dirigente scolastico ha una funzione attiva, avendo un’interlocuzione diretta con il Nucleo mediante la visita a scuola – che comunque deve essere assicurata nell’arco di tre anni – o attraverso un incontro Skype;
  2. la formulazione, da parte del Nucleo, di un consiglio di miglioramento professionale che deve accompagnare ogni valutazione; in tal modo si sottolinea, ancora una volta, la funzione della valutazione che serve a favorire il miglioramento del valutato e non a stilare graduatorie tra dirigenti scolastici.

Il risultato delle valutazioni serve poi alle Amministrazioni regionali per individuare gli ambiti professionali su cui si deve realizzare ulteriore formazione per i dirigenti del proprio territorio.
Accanto a questo processo – le cui difficoltà politiche e sindacali di realizzazione non rientrano nell’ambito di intervento del nostro istituto – l’INVALSI ha avviato una rilevazione degli atteggiamenti, delle percezioni e delle aspettative di tutti i dirigenti scolastici, in modo da disporre del quadro complessivo delle condizioni in cui si svolge la valutazione della loro attività. Un’autentica valutazione di impatto, dunque, così poco praticata nel nostro Paese.

Anche in questo caso l’obiettivo è quello di verificare se la valutazione tiene conto della realtà effettiva della professione del Dirigente scolastico ai fini del suo miglioramento. L’indagine infatti mira a mettere in luce le diverse caratteristiche del contesto di lavoro di ciascuno Dirigente scolastico, per meglio connotarne le azioni professionali, le aspettative e le opinioni in merito a questo processo di valutazione. In tal modo si potrebbe ricostruire, anche per il Dirigente, una sorta di “valore aggiunto” che metta in risalto le caratteristiche del contesto in cui si trova ad operare, così come avviene per le prove INVALSI. L’INVALSI inoltre, è disponibile a istituire, fin dalle prime azioni di monitoraggio, un tavolo di informazione periodica dell’andamento di questa parte dell’attività di ricerca riservato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici.

Ho ritenuto utile, e doveroso, riassumere in modo molto sintetico il quadro in cui si inseriscono i questionari che le verranno inviati dall’INVALSI già nel corso dei prossimi giorni. La loro compilazione risulta indispensabile per poter realizzare una valutazione che veda protagonisti attivi coloro che saranno valutati e non soltanto destinatari finali di azioni svolte da altri. Aggiungo che abbiamo verificato, con le opportune simulazioni, che la compilazione di questi questionari non richiede più di dieci minuti. È per queste ragioni che la invito a compilare i questionari, malgrado le molte altre incombenze che caratterizzano la sua vita quotidiana professionale.

Approfitto dell’occasione per augurarle un buon avvio dell’anno scolastico.

LA PRESIDENTE
Anna Maria Ajello