RIENTRO A SCUOLA: IL PIANO DEL MINISTERO CHE SARA’ ESAMINATO NELLA CONFERENZA UNIFICATA CON LE REGIONI

La Ministra Azzolina ha finalmente predisposto il Piano per il rientro a scuola nel prossimo anno scolastico. Il Piano è stato inviato alle Regioni e sarà esaminato il 25 Giugno nella Conferenza Unificata.

Nell’allegare la bozza del predetto Piano- PIANO-SCUOLA-Conferenza-UNIFICATA-  si richiama l’attenzione sull’importante iniziativa del CIDI DI FOGGIA che si terrà GIOVEDI’ 25 GIUGNO  dalle ore 17,30 alle ore 19.30 in video conferenza, proprio sul tema ““I RISCHI DEL RIENTRO A SCUOLA IN EMERGENZA SANITARIA: PROFILI DI RESPONSABILITÀ CIVILE E STRUMENTI DIGITALI”QUI SCARICA LA NOTA DELL’INCONTRO FORMATIVO/INFORMATIVO DEL 25 GIUGNO 2020. 

Alla luce della bozza presentata dal Ministero, nella videoconferenza verrà anche fatto un breve commento sul documento che è stato appena predisposto, che, evidenziamo,  non è ancora ufficiale e definitivo. In ogni caso, da una prima lettura emergerebbe che la frequenza degli studenti dovrebbe essere divisa in turni differenziati, con una organizzazione della classe in più gruppi di studio. Le scuole potrebbero, ossia quelle che adottavano prima la settimana corta,  svolgere le lezioni anche nella predetta giornata del sabato dopo l’adozione di una specifica  delibera da parte degli organi collegiali.  Non viene superata l’attività di didattica a distanza anche se  resterà come misura marginale e solo per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, dove “le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentono”.

Nel documento, in ogni caso, non si fa cenno alla modifica degli organici pur in presenza di “sdoppiamento delle classi” che, per l’appunto, necessiterebbero di incremento d’organico docenti ed ata. Lo stesso documento, poi, per le misure sanitarie, rimanda alla adozione di specifiche linee guida del Comitato tecnico scientifico.

Nelle more, le Regioni,  dal canto loro, hanno già reso pubbliche le loro proposte: Niente mascherina durante le lezioni, due metri quadri di spazio individuale per ogni studente, niente ‘ronda’ degli insegnanti tra i banchi e ricreazione più lunga per consentire agli studenti sgranchirsi le gambe indossando la mascherina dopo aver consumato la merenda seduti al banco. Gli insegnanti dovranno indossare la mascherina durante la lezione, ma metterla appena finiscono di spiegare e in ogni caso quando si spostano all’esterno della classe. La mascherina sarà poi obbligatoria per tutti nelle classi in cui si trovano soggetti immunodepressi. Durante l’entrata e l’uscita da scuola sarà necessario indossare la mascherina e garantire il mantenimento della distanza di almeno un metro tra le persone, prevedendo se possibile percorsi diversi per entrata e uscita dagli edifici. Solo che al momento “il personale è insufficiente rispetto alla gestione di orari più ampi e con maggiore necessità di controllo e vigilanza soprattutto all’entrata e uscita e negli spostamenti”, quindi “occorre implementare le dotazioni con particolare attenzione al personale Ata.

Nelle scuole, sostengono le Regioni, le superfici dovranno essere igienizzate frequentemente, e sarà il caso di prevedere che gli stessi docenti provvedano alla disinfezione di cattedra e oggetti a uso promiscuo prima di consegnare la classe al docente successivo. Le mense dovranno prevedere un “menù ad hoc per il momento covid”, ovvero un semplificato servito in monoporzioni. Nelle mense veicolate sarà vietato lo scodellamento, che sarà invece consentito nelle mense dirette. È ovviamente prevista la disinfezione degli ambienti e delle attrezzature dopo ogni utilizzo.

Il capitolo trasporti rimane una nota dolente, in quanto “con la riapertura delle attività scolastiche è facile immaginare che si verranno a creare inevitabili criticità per il settore del trasporto pubblico locale in ragione dell’incremento significativo dei viaggiatori”, ma le Regioni si smarcano scrivendo che “si rimette alle amministrazioni centrali competenti la valutazione di adeguati interventi volti ad evitare concentrazioni di utenza nelle medesime fasce orarie e a favorire ogni forma di potenziamento dei servizi di trasporto”.

Ad ogni modo, la didattica a distanza non andrà considerata, in quanto le Regioni propongono che venga eliminata “sia per la scuola primaria che secondaria di primo e secondo grado”.

ATTESA L’ESTREMA ATTUALITA’ DELL’INCONTRO FORMATIVO IL CIDI DI FOGGIA CI HA COMUNICATO LA RIAPERTURA DELLE ISCRIZIONI ALLA VIDEO CONFERENZA CHE POTRA’ ESSERE EFFETTUATA ENTRO E NON OLTRE LE ORE 10 DI DOMANI 25 GIUGNO 2020.