RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE: LE DECISIONI DEL GOVERNO

LA SCUOLA DEVE RIAPRIRE IN PRESENZA : A fronte di questa condivisa esigenza si è mosso il Governo per garantire una apertura  in sicurezza.

Detto questo, però, su cui siamo concordi, ci trova meno d’accordo le misure che si intendono prendere per consentire tale apertura.

Infatti, nel provvedimento che si andrà a prendere dal Governo, si stabilisce che l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza. La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti.

Ed è già qui che casca l’asino, perchè le “emilianate” pugliesi sono ben note e ci aspettiamo di tutto dall’Emilio di Bari. 

Seguendo, poi, il parere del Comitato tecnico-scientifico, il Governo ha previsto che  in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione sono adottate alcune misure di sicurezza minime:

  • è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Le linee guida possono derogare all’obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti;
  • è vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.

Ed eccoci alla norma più discussa: Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.

Si prevede, inoltre,  una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli.

Le Università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti.

Il Commissario straordinario organizzerà e realizzerà un piano di screening della popolazione scolastica.

Insomma, non si obbliga il personale scolastico a vaccinarsi ma la misura prevista di fatto lo introduce avvisando che chi non si vaccina verrà sospeso dal servizio e resterà senza stipendio. 

A questo aggiungiamo che : la responsabilità di controlli e sanzioni sarà a carico dei dirigenti scolastici. Al solito si scarica tutto sull’anello più debole e cioè sul personale scolastico, misure e responsabilità che non gli appartengono.

Di tutto questo, l’ineffabile Bianchi si “gonfia” il petto e annuncia che presto i Dirigenti riceveranno istruzioni, forse voleva dire un decalogo sulle loro responsabilità……

Insomma, tutto  il personale dovrà dimostrare di essere vaccinato o guarito, oppure dovrà aver effettuato un tampone con esito negativo. Per chi non ottempera a questa disposizione scatteranno precise sanzioni: al quinto giorno di assenza scatterà la sospensione dello stipendio.

Questo Ministro ignora che i virologi hanno evidenziato che  la misura di prevenzione più importante sia il distanziamento sociale, su cui, però, nulla ha fatto il Ministero per ricercare altre aule e ridurre numero di alunni per classe.  Quindi, certo, raccomandiamo di vaccinarci, certo facciamo campagna nelle scuole affinche’ tutti, familiari degli alunni e personale scolastici si vaccini, ma nel contempo agiamo su quello che sono gli elementi di vero pericolo nella scuola e cioè la presenza di molti alunni nelle classi, poco arieggiate fra l’altro, e i trasporti iperaffollati. 

Sul tema dei trasporti, che a nostro avviso, rappresentano il vero luogo pericolo di contagio, che viene trasmesso, poi, nella scuola, a decorrere dal primo settembre prossimo, si introducono nuove norme per l’accesso e l’utilizzo ai mezzi di trasporto, distinguendo tra trasporti di medio-lunga percorrenza e trasporto pubblico a breve percorrenza, ad eccezione degli aerei per i quali non si prevede alcuna differenziazione.

In base a questa suddivisione sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass l’accesso e l’utilizzo dei seguenti mezzi di trasporto:

  1. aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  2. navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
  3. treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
  4. autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
  5. autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

L’utilizzo degli altri mezzi di trasporto può avvenire anche senza green pass, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio.

La cosa più assurda, come abbiamo sopra evidenziato, e che smonta il rigore previsto per il personale scolastico. riguarda i trasporti.  l’obbligo di green pass scatta solo per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza ma non per il trasporto pubblico locale o per altri mezzi che viaggiano all’interno della stessa Regione.  Non solo: la capienza dei mezzi di trasporto: passerà dal 50% all’80% dei posti disponibili, sia nel trasporto pubblico locale che in quello a lunga percorrenza, in zona bianca e gialla. 

Per quanto riguarda i positivi al Covid, la quarantena per vaccinati scenderà da dieci a sette giorni.

Non ci siamo proprio, ma proprio non ci siamo